mercoledì 18 novembre 2015

Recensione: Cuore di Pietra, di Charlie Fletcher

Titolo: Cuore di pietra (Stoneheart Trilogy #1)
Autore: Charlie Fletcher
Titolo originale: Stoneheart
Pagine: 420
Editore: Mondadori
Consigliato:

 

Trama:

George ha dodici anni e sta per trascorrere la notte in un museo di Londra, punito dal suo insegnante per una colpa che non ha commesso. Prima di scappare, dalla rabbia colpisce il muso di una statua, che incredibilmente si anima e comincia a inseguirlo per le strade di Londra. Finché il monumento di un soldato non le spara, salvando il ragazzo e mettendolo a conoscenza del suo incredibile dono: la capacità di vedere la vita segreta delle statue, creature antropofaghe risvegliate da una quiete secolare e assetate di vendetta. Sono il popolo dei gargoyle, mostri di pietra che mani di antichi scalpellini hanno forgiato senz'anima, condannandoli a un'esistenza arida e disperata. Le statue con sembianze umane, che al contrario conservano l'anima della persona raffigurata, hanno il compito di proteggere gli umani. Ma quanto potranno resistere? La chiave della salvezza è nei sotterranei di Londra, nel mitico Cuore di Pietra. La guerra delle statue è solo all'inizio...

Recensione:


“In città c’è quasi sempre qualcuno che ti sta fissando, anche quando pensi di essere solo.”

George ha dodici anni. E’ arrabbiato, è triste, è solo. I bulli della scuola lo prendono di mira perché è
un po’ goffo, perché cerca di non farsi notare. Ma durante una disastrosa gita al Museo di storia naturale di Londra, il professore fa una ramanzina tremenda a George e questi, arrabbiato col mondo intero, sfoga la sua rabbia contro una statua sul muro esterno del museo.
Le da un pugno talmente forte da staccarle la testa, e in questo modo fa arrabbiare i marchiati, le statue a forma di animali mitologici in giro per la città.
Le statue iniziano a muoversi e a cercare di ucciderlo, e George deve scappare e salvarsi, ma soprattutto dovrà rimediare all’errore che ha commesso, e fare ammenda sulla Pietra del Cuore di Londra.
Inizia così una folla avventura per le strade della capitale inglese, tra statue cattive che cercano di fargli la pelle e i destati, statue con fattezze umane che cercano invece di aiutarlo e salvarlo, primi tra questi L’Artigliere, spalla e amico impagabile per George.
Si unisce a loro anche Edie, la scintillante, la ragazza che tutti temono perché oltre a vedere le statue che si muovono nella Londra parallela (ecco perché noi non le vediamo affatto muoversi) riesce a vedere il passato delle cose. Riesce a scintillare.
 
“La speranza accresce la felicità, la paura aggrava le calamità.”

La storia è ben scritta, molto vivace e avvincente, avventurosa e mai noiosa. E’ ben scritta, non troppo difficile ma nemmeno troppo elementare, e diventa interessantissima grazie alla mappa all’inizio e alla fine del libro, che oltre a citare le strade protagoniste della storia, ha anche le foto o i disegni delle varie statue che si muovono, così sappiamo esattamente dove sono e come sono fatte.
Questo è molto bello, sia perché possiamo farci un’idea precisa dell’ambientazione, sia perché vuol dire che, aldilà della fantasia, l’autore si è documentato sulla città molto bene.
Londra viene descritta infatti con dovizia di particolari, così che possiate farvi una visita virtuale se non ci siete mai stati, o se avete avuto la fortuna di andarci, di ripercorrere con la memoria le sue strade e i suoi parchi.
George ed Edie sono personaggi complessi, tormentati ma coraggiosi. Sono bambini spezzati, con passati dolorosi, ma non esitano di fronte al pericolo rappresentato dai draghi che sorvegliano la city, pur di riuscire a fermare tutto questo e a tornare alla vita normale. Tra loro nascerà una profonda amicizia.
Cuore di pietra è il primo di una trilogia quindi sul finale… beh, c’è un finale per quanto riguarda il Cuore di Pietra o la Pietra del Cuore di Londra, ma molti degli interrogativi rimangono. Sono sicura che verranno presi in considerazione nei capitoli successivi.
Quello che non mi è piaciuto particolarmente è questa distinzione tra Destati e marchiati: i destati sono buoni e sono umani, i marchiati sono animali e non hanno anima e sono cattivi. Non mi è piaciuto, lo trovo un concetto antiquato.
Per il resto è promosso.

Voto:

 

8 commenti:

  1. Sono contenta che ti sia piaciuto ;) Io ho tutti e tre i libri. Lo lessi parecchio tempo fa e lo rileggerò prima o poi per il blog. Mi ricordi che a fine libro mi rimase una immensa confusione in testa ... in senso buono ovviamente. Suppongo non fossi una lettrice molto attenta XD

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    1. XD Adesso devo dire che sono molto curiosa di leggere i successivi!

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    2. Già che ci sono, volevo dirti che ti ho nominato in questo link party:http://avidolettore.blogspot.it/2015/11/link-party-christmas-edition.html

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    3. Oh grazie mille, vado subito a vedere!

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  2. Mi sembra una lettura molto interessante!! E poi il fatto che ci sia una mappa e varie immagini delle statue mi piace parecchio, adoro questi "aiutini" durante letture complesse (anche gli alberi genealogici a inizio libro mi fanno molto comodo), spesso mi confondo se ci sono molti nomi simili e molti luoghi da ricordare ;)

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    1. Piacciono molto anche a me, è davvero un libro fantasy molto carino!

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