giovedì 30 aprile 2015

Book of the Month: Aprile 2015

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.




 Ecco le mie letture di questo mese (cliccando sul titolo potrete leggere la recensione):

2) The Haunting of Sunshine girl, di Paige Mckenzie
3) The Raven boys, di Maggie Stiefvater
4) Il vangelo secondo Biff, di Christopher Moore
5) Vincent il matto. Quell'anno con Van Gogh, di Luiz Antonio Aguiar
 7) Il signore dei vampiri, di Hugh Davidson
8) Il paradiso degli orchi, di Daniel Pennac (Abbandonato)
9) Chelsea & James, di Roberto Giuseppe Cozzo
10) Il diavolo veste Prada, di Lauren Weisberger

Miglior libro del mese:

 Non poteva che vincere Biff. Uno dei migliori romanzi di Moore, e per me, uno dei libri migliori di quest'anno.

Peggior libro del mese:


Il primo lo inserisco comunque, anche se sono arrivata a metà e poi ho dovuto abbandonarlo. Lo stile di Pennac non mi aveva mai convinto del tutto, ma questo non riuscivo a leggerlo e neanche a comprenderlo. Mi spiace.
The Fangirl's Guide to the galaxy si piazza al secondo posto perchè sono riuscita a leggerlo senza problemi, ma è stata una delusione totale. (Anche Raven Boys mi ha deluso abbastanza, ma meno di questo)
Una guida imperfemminista con alcune banalità su serie tv e social network. La copertina però è carina.

Personaggi rivelazione di questo mese:

Biff, da Il vangelo secondo Biff: Se avete letto il libro e/o la mia recensione, sapete come mi sia affezionata a Biff. Impossibile non ridere di lui e con lui.
Vincent Van Gogh, da Vincent il matto: beh ok, Van Gogh è esistito veramente, però l'autore è stato molto bravo a rendere giustizia al suo lavoro e alla sua vita in questo coloratissimo libro per ragazzi. 

Menzione d'onore per la bellissima copertina:

 

E voi? Come sono andate le vostre letture?


martedì 28 aprile 2015

Recensione: Il signore dei vampiri, di Hugh Davidson

Buongiorno a tutti! Eccoci all'ultima recensione del mese di aprile, un titolo sui vampiri piuttosto sconosciuto ma piacevole da leggere.

Titolo: Il signore dei vampiri
Autore: Hugh Davidson
Titolo originale:  The Vampire- Master
Pagine: 153
Editore: Newton Compton
Consigliato:

Trama:


Ecco una storia di sangue, di amore e di morte, della quale è protagonista assoluto il Principe delle Tenebre, che continua a esercitare sui lettori di ogni età e stato sociale un fascino incredibile. In questo romanzo, il Signore dei Vampiri, tornato dopo duecento anni nella sua terra d'origine, riesce ad asservire a sé tutta una serie di vittime e, nonostante sia stato individuato e fatto oggetto di una caccia spietata, sembra che debba continuare all'infinito nella sua opera di morte e distruzione, finché...
 
 

Recensione:

 

 
Tra tutte le mie letture young adult e fantasy, devo sempre inframezzare almeno un libro sui vampiri. Un po’ perché mi piacciono questo genere di storie, da sempre, un po’ perché ne ho ancora così tanti arretrati che forse è meglio se mi spiccio a leggerli. Poi mi piace alternare i generi in lettura.
Il signore dei vampiri, titolo semisconosciuto del panorama vampiresco, è uscito per la prima volta nel 1924 a cura di Davidson, un americano appassionato alla letteratura fantastica.
Lo chiamerei un libro corto o un racconto lungo, perché nelle sue 153 pagine succedono molte cose, tutte molto velocemente, basti pensare che l’identità del misterioso vampiro che assedia la città viene svelato a pagina 50.
Impossibile non accorgersi della somiglianza con il più famoso Dracula di Stoker, nonostante i primi due capitoli siano in pieno stile Sherlock Holmes di Conan Doyle.
Il racconto inizia con il dottor Henderson preoccupato per la salute di una sua giovane paziente, che si reca in visita per un aiuto dal dottor Dale, famoso conoscitore del sovrannaturale. Il dottore, assieme al suo assistente, si recherà quindi nella cittadina dove un vampiro è tornato dopo 200 anni di assenza per dominare la razza umana e diventare il signore dei vampiri.
Se il dottor Dale è chiaramente Van Helsing sotto un altro nome, Henderson assomiglia a Seward, preoccupato per la salute della giovane Lucy, che qui si chiama Olivia, la vittima che viene assalita dal vampiro ogni notte, nonostante degli uomini montino la guardia. In breve si formerà un gruppetto pronto a stanare il Male, composto anche dal fidanzato di lei, un Lord Godalming sotto un altro nome.
Insomma, come avrete capito, assomiglia davvero moltissimo, forse troppo, al Dracula.
Va però detto che è molto meno pesante del suo cugino famoso, è una lettura molto più scorrevole, breve e leggera, ottima secondo me per passare una sera magari un po’ piovosa, oppure semplicemente per chi vuole approcciarsi al classico di Stoker ma magari lo trova troppo noioso o antiquato.
Sembra che Davidson si sia molto appassionato alla storia di Stoker, e abbia voluto riscriverla a modo suo, alleggerendola di alcuni aspetti e adattandola al suo periodo storico, più moderno di quello in cui uscì Dracula.
Davidson nella brevità del suo libro riesce a inserire tutti gli aspetti classici del vampiro, come il ribrezzo dell’aglio o del sole, gli occhi rossi, la sete insaziabile; riesce a far trasparire l’orrore delle persone coinvolte nella faccenda senza trascurare l’azione, la caccia vera e propria del bene contro questa forza malvagia.
Una lettura quasi sconosciuta ma consigliata.
“Ora non c’è più nulla da temere, poiché il Male è stato annientato completamente, come se non fosse mai esistito. Come ogni Male, a tempo debito, deve scomparire, anche se per un poco provoca un dolore indicibile.”

Voto:

 

domenica 26 aprile 2015

Doppia segnalazione: Sono io Taylor Jordan! e Testimone un cane e altri racconti

Buongiorno e buona domenica a tutti!
Ecco le segnalazioni per oggi:

Titolo: Sono io Taylor Jordan!
Autore: Tania Paxia
Editore: self-publishing
Genere: narrativa rosa (commedia)
Asin: B00VXI2QRI
Prezzo: 0,99€
N. pagine: 275
link Amazon: http://www.amazon.it/Sono-Taylor-Jordan-fantastiche-disavventure-ebook/dp/B00VXI2QRI
link blog nicholasedevelyneildiamanteguardiano.blogspot.it
Data di uscita 5 maggio (ma è già disponibile per la prenotazione)







Sinossi:
C'era una volta...
Una ragazza piena di paure, che viveva a New York.
Tranquilli, non è un libro fantasy! Questa è la mia storia: mi chiamo Meggie Clarke e sono una cover designer con la passione per la scrittura. Vivo in un appartamento condiviso, insieme a due coinquilini, la Bestia e la Bella.
Ray Parker, invece, è il mio Capo, o il Principe, come lo chiamiamo in ufficio. E poi c'è...Taylor Jordan.
Ma chi è Taylor Jordan?
1° indizio: Barnes&Noble, Unione Square. Sezione fantasy.
2° indizio: Taylor potrebbe essere una ragazza!
Per gli altri indizi, dovrete aspettare di leggere il libro!
Perché, magari, sono io Taylor Jordan...oppure no.







TESTIMONE UN CANE E ALTRI RACCONTI: amore malato, amore vissuto intensamente, ma anche paure, tradimenti e stranezze che invadono vite inquiete e solitarie. Nuovo e-book per Panesi Edizioni.


È  disponibile in tutte le librerie online TESTIMONE UN CANE E ALTRI RACCONTI, una raccolta di nove brevi opere di Bonifacio Vincenzi, scrittore già noto ai lettori di Panesi Edizioni.
Dopo il successo dei primi due e-book Shakira – Uno sguardo dal cuore e L’apprendista Babbo Natale, Vincenzi affronta il mondo dei sentimenti e delle loro mille sfaccettature.
Temi importanti quelli trattati in questi racconti: “L’amore, amore malato ma anche amore vissuto intensamente, anche con paura, anche con dolore, ma capace di dischiudere un’esistenza completamente nuova. Poi c’è l’affascinante tema del doppio e poi – racconta Vincenzi – paure, tradimenti, stranezze che invadono vite inquiete e solitarie”.
Sul romanzo breve Testimone un cane che dà il titolo all’opera ci svela: “Nel 2014 nel nostro paese c’è stata una donna uccisa ogni tre giorni. A commettere queste efferatezze non è mai un assassino seriale, ma il fidanzato, il marito, il convivente della vittima. Ed è proprio l’amore malato la causa della scomparsa di Angela. Almeno così pensano gli inquirenti e sono anche convinti che la donna sia stata uccisa. Non ci sono però testimoni né prove certe per risolvere il caso. Quello che gli inquirenti ignorano, però, è che la vittima e l’assassino non erano soli. C’era un testimone con loro, un testimone che ha visto tutto: il cane di Angela. Un testimone completamente inutile all’accusa. Nessun tribunale ne avrebbe mai tenuto conto. Nessun tribunale, ma non l’assassino!”
TESTIMONE UN CANE E ALTRI RACCONTI, nelle maggiori librerie online.

Per informazioni, visitate Panesi Edizioni all’indirizzo

 www.panesiedizioni.it/i-nostri-ebook/i-nostri-autori/

venerdì 24 aprile 2015

Recensione: Chelsea & James, di Roberto Giuseppe Cozzo

Buongiorno a tutti e benvenuti a questa nuova recensione di un romanzo che ho ricevuto dall'autore stesso, che ringrazio ancora.

Titolo: Chelsea & James
Autore: Roberto Giuseppe Cozzo
Pagine: 194
Potete trovarlo su Amazon
Consigliato:



Trama:

"Negli occhi di Chelsea vedo qualcosa che mi spinge ad andare avanti. Non solo. Qualcosa che mi guida, che mi conduce lungo la strada da seguire, e non si limita ad indicarmela. È una strada che potrei non essere in grado di percorrere. Non so se sia in difetto di coraggio o capacità, ma sento che dovrei provarci ugualmente. A qualunque costo." Nel tentativo di perseguire il proprio personale senso di giustizia, due ragazzi cercano di fuggire da un ingombrante passato, che li condiziona fortemente. La moralità, immancabilmente relativa, viene messa in discussione, mentre un viaggio li porterà via dalla zona in cui hanno imparato a soffrire. Scopriranno che allontanarsi da un luogo è possibile, ma prendere le distanze dalle proprie vite è un obiettivo che può essere raggiunto solo conoscendo sacrifici forse insopportabili.

Recensione:


Wow. Lo so, una recensione che inizia in questo modo non sembra molto professionale, ma è esattamente quello che ho pensato durante la lettura e soprattutto quando ho chiuso il libro. 
Wow misto ad un senso di torpore e di stordimento tipico di quando si viene trascinati in una storia ricca e coinvolgente, e quando si gira l’ultima pagina si ritorna bruscamente alla realtà.
Un romanzo d’esordio davvero col botto per questo giovane autore italiano, scritto in modo eccellente, sempre sul filo della tensione.
In Chelsea & James, come possiamo intuire dal titolo, conosciamo due giovani, un ragazzo in fuga che rubacchia quello che gli serve per andare avanti, di nome James, e una ragazza che si offre di pagargli il pranzo senza volere niente in cambio, di nome Chelsea.
Il loro incontro cambierà la loro vita per sempre.
“La ragazza ha qualcosa che mi ha colpito. L’avermi pagato il conto, per non farmi andare incontro a dei problemi, era un gesto che mi aveva sorpreso, per quanto semplice. I fiori possono essere difficili da identificare e comprendere, quando sei cresciuto in mezzo ai coltelli.”
Come dei moderni Bonnie e Clyde, si ritroveranno a scappare dalla polizia, a diffidare di chiunque, a prendere piccole somme di denaro qua e là per riuscire a tirare avanti e cercare di raggiungere una terra dove possano essere liberi e felici, ma comunque insieme.
La loro quindi è la ricerca della libertà, ma soprattutto della felicità personale, che forse hanno già trovato quando si sono incontrati ed innamorati.
Una storia d’amore intensa e toccante, totalizzante e coinvolgente come solo un amore circondato dal pericolo può essere.
L’autore ha uno stile davvero ottimo, riesce ad inserire una parola dopo l’altra apparentemente senza sforzo, e senza sforzo è la lettura, che procede in modo spedito, aiutata dalla poeticità delle frasi e dal ritmo incalzante, dalla curiosità di sapere cosa succederà a questi due giovani, quale sarà il nuovo colpo di scena.
Non ho trovato nessun errore di battitura, il che per me è un ottimo punto a favore. I caratteri di stampa e la grandezza delle pagine sono adatti ad essere letti, ed il libro scorre via in un paio di pomeriggi senza nessuna difficoltà.
Faccio quindi i miei complimenti a Giuseppe e lo ringrazio per l’opportunità che mi ha dato facendomi leggere il suo romanzo d’esordio che spero ottenga il successo ed il riconoscimento che merita.
Io senz’altro lo consiglierò a tutti quelli che conosco.

Voto:

 Wow! Che magnifico esordio!
 

giovedì 23 aprile 2015

Book 'n' Blogger Swap Reveal



Buongiorno a tutti! Post non programmato per oggi per mostrarvi i tre libri che ho ricevuto da Chiara di InkAddicted per il Book 'n' Blogger Swap a cui abbiamo partecipato.

Eccoci qua! Alice nel paese delle meraviglie ha una copertina viola bellissima, Ragione e Sentimento ha in copertina Emma Thompson che io adoro e Divergent, che finalmente potrò leggere dato che ne parlano tutti!
Ringrazio per l'iniziativa, oltre ovviamente Chiara, anche Chaotic Goddess Swaps   che l'ha organizzata e alla prossima!!

martedì 21 aprile 2015

Recensione: Vincent il matto, di Luiz Antonio Aguiar

Buongiorno a tutti e benvenuti a questa nuova recensione!
Una recensione che avrei voluto riempire con i quadri di Van Gogh e con i suoi colori, ma mi sono trattenuta.

Titolo: Vincent il matto. Quell'anno con Van Gogh
Autore: Luiz Antonio Aguiar
Edito da: Giunti
Titolo originale: Sonhos en Amarelo: o garoto que nao esqueceu Van Gogh
Pagine: 128
Consigliato:


Trama:


 Per Camille Roulin è impossibile dimenticare l'anno in cui monsieur Van Gogh diventò una presenza fissa in famiglia. Era il 1888, lui aveva undici anni e suo padre, il postino di Arles, lo mandava spesso a casa del pittore per consegnare i pacchi di colori, tele e pennelli in arrivo da Parigi. Stagione dopo stagione, tra battibecchi, scherzi in famiglia, maldicenze di paese, Camille vide quell'uomo sconosciuto e bizzarro fissare nei suoi quadri tutti i colori del Sud: alberi fioriti e girasoli, campi assolati, vigneti e cieli pieni di stelle... E per lui fu come vedere il mondo per la prima volta. 

Recensione:

 


Nel 1888, ad Arles, una cittadina nel sud della Francia, viveva un ragazzino di nome Camille Roulin, figlio del postino Joseph. In quell’anno si trasferisce in città uno straniero, un pittore olandese, malvisto da tutta la cittadinanza per i suoi modi strani e per i forti colori che usa nel dipingere i campi di grano e la sua stessa casa. Joseph, consegnandogli le tele, i pennelli ed i colori che arrivano da Parigi e bevendo con lui tutte le sere un bicchiere di vino, stringe amicizia con “Il rosso matto”, così viene soprannominato il pittore.
Joseph Roulin
“Il Rosso matto”, che dipinge le notti stellate con l’ausilio di candele attaccate al suo cappello di paglia, e che dipinge vasi con girasoli, è Vincent Van Gogh.
“Ebbi paura di distoglierlo ancora una volta dalla sua tela, uno scroscio di girasoli che scappavano dalla bocca di un vaso.”
In questo libro, breve ma intenso, ci viene raccontato quel suo anno di vita ad Arles attraverso appunto gli occhi di Camille, che a sua volta lo racconta in alcune lettere alla sorellina Marcelle, poiché sta partendo per la grande guerra, e vuole che la sorellina sappia come è stato conoscere quello strambo personaggio.
Ammetto di essere stata attratta inizialmente dalla copertina con quei forti colori: il giallo e il viola. Poi, vedendo il titolo e il disegno in copertina, mi è subito tornato alla mente lo splendido episodio di Doctor Who.
Nonostante sia un libro per ragazzini, ho trovato davvero molto emozionante questo scritto.
I capitoli si dividono nelle quattro stagioni dell’anno, cominciando dalla primavera. Ci viene raccontato, attraverso tutto l’anno, l’amicizia tra Joseph e Vincent, le vicende familiari dei Roulin e il loro odio-amore verso il pittore, ci viene raccontata Arles che viene dipinta con colori accesi e tratti decisi dal solitario Vincent.
Difficile non provare pena per lui e difficile non provare risentimento e astio contro gli abitanti della città e contro Gauguin, che dopo un grosso litigio (e il conseguente taglio dell’orecchio da parte di Van Gogh) lo abbandona e lo lascia nuovamente solo.
“Anche mio padre aveva trovato i colori della Provenza, colori che non aveva mai percepito, e che non stavano propriamente ad Arles, ma nei quadri di Van Gogh”.
E’ un libro che consiglio a tutti quelli appassionati di arte che vogliono leggere qualcosa su questo pittore ora famosissimo ma che, purtroppo, non ha ricevuto attenzione e riconoscenza in vita.
Lo stile, pur essendo piuttosto semplice perché destinato ad un pubblico giovane, non è mai banale.
Non usa mai parole a caso, non è mai noioso o prolisso, cosa che mi infastidisce sempre molto.
Racconta quello che deve raccontare, senza giri di parole, eppure lo fa in modo a volte sorprendente, perché più di una volta mi sono fermata ad immaginare il paesaggio di Arles, con un Van Gogh che lo dipinge, talmente concentrato sulla sua tela da non accorgersi delle persone ostili intorno a lui.
Il finale, oltre alla lettera che Camille invia alla sorella il giorno prima della sua partenza per la guerra, è quello che conosciamo tutti, raccontato tramite gli occhi di Camille qualche anno dopo, quando il pittore ormai è seppellito di fianco a suo fratello.
A chiudere il libro, oltre ad un breve riassunto della vita del pittore, c’è anche un interessantissimo elenco dei quadri che vengono nominati durante il racconto, dove sono esposti e come possiamo vederli, anche soltanto attraverso internet. L’ho trovata un’idea molto carina ed istruttiva.
Non assegno il voto pieno solo perchè avrei voluto che fosse molto più lungo, avrei voluto sapere molto di più soprattutto su come dipingeva le sue bellissime ed intense notti stellate.
“I quadri appassiscono come i fiori… E’ inutile, la tristezza è infinita. (…) Credo che lui intenda lasciarsi andare per richiamare attenzione sulle sue opere. E’ l’unico modo che vede per salvarle dall’oblio.”

Voto:

 

lunedì 20 aprile 2015

Burn, Rewrite or Re-read Tag

Buongiorno a tutti!
Oggi vi propongo uno dei millemila tag che ho salvato come bozza e che forse è meglio pubblicare!
Questo si intitola Burn, Rewrite or Re-read, ci sono molti canali su Youtube che lo hanno fatto, ma io personalmente l'ho trovato su BookFever.

Si tratta di scegliere 3 libri random (io ho pescato tra quelli letti quest'anno e l'anno scorso) e decidere quale vorreste bruciare, quale rileggere e quale riscrivere. Si compone di tre round. Io personalmente ho fatto alla vecchia maniera: ho scritto i titoli su dei bigliettini e poi li ho pescati!
Cliccando sulle copertine potrete leggere la recensione.

Round 1:

http://latartarugasimuove.blogspot.it/2015/03/recensione-amabili-resti-di-alice-sebold.html

Burn: sicuramente Il circo maledetto di Ann Featherstone. Classica copertina accattivante, bel periodo storico, ma pessimo sviluppo e pessimo stile di scrittura.
Rewrite: riscriverei alcune parti di Amabili resti. Non che non mi sia piaciuto, ma alcune parti erano leggermente lunghe, e avrei fatto andare diversamente alcuni eventi.
Re-Read: Il diario di Bridget Jones perchè è molto divertente, si legge in pochissimo tempo ed è ottimo per rilassarsi.

Round 2:



http://latartarugasimuove.blogspot.it/2014/09/recensione-le-cinque-persone-che.htmlhttp://latartarugasimuove.blogspot.it/2014/10/recensione-woman-in-black-di-susan-hill.html
 Burn: lo so, che brutta persona che sono, non mi commuovo blah blah. Io brucerei Le cinque persone che incontri in cielo. Non mi ha detto nulla, inoltre c'è una madornale differenza tra la trama scritta sul retro e la storia vera e propria.
Rewrite: Anna vestita di sangue. So che tutti lo adorano, ma a me non è piaciuto granchè. Lo riscriverei per cambiare soprattutto il protagonista maschile che non ho sopportato.
Re-read: The woman in black, un bel libro gotico e dell'orrore, scritto bene e che consiglio a tutti.

Round 3:


http://latartarugasimuove.blogspot.it/2014/10/recensione-il-ristorante-dellamore.htmlhttp://latartarugasimuove.blogspot.it/2014/12/recensione-tutta-colpa-dellangelo-di.html

Burn: davvero c'è bisogno che vi indichi quale brucerei tra questi tre??XD Ovviamente Il ristorante dell'amore ritrovato, romanzo assurdo, molto idiota e diseducativo.
Rewrite: riscriverei in parte Tutta colpa dell'angelo, perchè avrei voluto leggere molte più scene di Raziel, l'angelo scemo.
Re-Read: senza ombra di dubbio rileggerei La bussola d'oro, anzi, tra poco comprerò i due volumi successivi.

Vi è piaciuto questo tag? Se avete voglia di farlo sarei curiosa di leggere le vostre risposte!

giovedì 16 aprile 2015

Recensione: Il Vangelo secondo Biff, di Christopher Moore

Buongiorno a tutti! Eccovi la recensione del libro che ho letto in periodo pasquale, e che finisce di diritto tra i papabili come miglior libro dell'anno. Senza ombra di dubbio.


Titolo: Il Vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù
Autore: Christopher Moore
Edito da: Elliot
Titolo originale: Lamb, the Gospel According to Biff, Christ's Childhood pal
Pagine: 580
Consigliato:
 

 

Trama:

Tutti sanno come è nato e come è morto Gesù. La stella cometa, la mangiatoia, i Re Magi; e poi la passione, la crocifissione. Ma che cosa ha combinato dall'infanzia ai trent'anni? Su richiesta del Messia, a duemila anni dalla sua morte, un angelo fa resuscitare il suo migliore amico, Levi detto Biff, a cui spetta il compito di scrivere un nuovo Vangelo che racconti finalmente la vera storia di Gesù di Nazaret. E quella di Biff è un'epopea ricca di miracoli, viaggi, scoperte e anche kung fu, demoni, morti viventi, folli monaci tibetani e pupe da sballo.
 

Recensione:

 
“Vai con Gesù. Ha bisogno di un amico che gli insegni a essere umano. Così io potrò insegnargli a essere uomo.”
Tutti noi sappiamo come è nato Gesù e come è morto. Ma cosa ha fatto durante la sua vita? I vangeli canonici non ce lo dicono. D’altronde sono stati scritti moltissimi anni dopo la sua morte, quindi come potevano saperlo?
Ecco perché viene dato incarico a Raziel (sì esatto, il famoso angelo scemo già comparso in “tutta colpa dell’angelo”) di resuscitare Levi, detto Biff, il migliore amico d’infanzia di Gesù. Chi meglio di lui può raccontare cosa è successo?
Così, chiuso in una camera d’albergo con Raziel a sorvegliarlo (anche se passa il suo tempo a guardare soap opera alla tv) Biff si mette a scrivere della sua vita insieme al Messia.
Potrebbe sembrare, e così credevo anche io quando l’avevo comprato, che sia un libro contro le religioni (perché oltre alla religione ebraica, compare anche l’induismo e il buddismo), che le prenda in giro, che ne parli male, che la figura del Messia ne esca distrutta. Certo, è piuttosto ironico su alcune cose, e di sicuro qualche mente bigotta che non riesce a vedere al di là della presa in giro lo troverà blasfemo e lo inserirà nella lista dei banned books, ma in realtà è l’esatto contrario.
Come ci racconta Moore stesso alla fine del libro, lui ha condotto molti studi su Vangeli, su libri storici che raccontano della Galilea del primo secolo. Non ha scritto cose a caso tanto per prendere in giro. Si è documentato, e il risultato è un libro in cui il Salvatore appare forse più umano di quello che siamo abituati a conoscere. Ma proprio per questo la sua immagine ne esce rafforzata.
Moore ha creato uno dei migliori personaggi che io abbia mai trovato in un libro, ideando Biff. Posso affermare senza ombra di dubbio che lo vorrei come migliore amico, se esistesse sul serio.
Biff è la parte più razionale, più umana, più terrena e più soggetta ai peccati del duo. E’ quello che, mentre Gesù impara la dottrina della Divina Scintilla, impara il kung fu, perché così potrà proteggerlo mentre va in giro a predicare.
E’ quell’amico che senza esitare segue il suo migliore amico in un viaggio durato 17 anni verso est, a conoscere i magi, per imparare come si fa a fare il Messia.
Insomma, non è certo una cosa che si impara a scuola o grazie un corso di Babbel!
Il libro si divide quindi nella prima parte, con l’infanzia, i giochi e le tradizione ebraiche e la nascita dell’amicizia tra i due protagonisti. Questa prima parte è interessante perché ci mostra l’aspetto umano di Gesù, il suo timore di non essere d’aiuto perché non sa cosa fare, il suo risentimento verso quel Padre celeste che non lo aiuta. Che lo ascolta ma non gli parla mai.
Poi c’è il viaggio ad est, dove conosciamo Melchiorre, Baldassare e Gaspare, e veniamo circondati da concubine cinesi, yeti e rituali alla dea Kalì.
“Se arrivi davanti ad un fiume e trovi una barca sulla sponda, ti sarà molto utile per attraversarlo. Ma una volta giunto dall’altra parte, te la carichi sulle spalle e la porti con te fino alla fine del tuo viaggio?”
“Quanto è grande la barca?” domandai.
“E di che colore è?” chiese Gesù.
“Quanto manca alla fine del viaggio?” feci, ancora.
“E i remi li porta Biff o devo fare tutto io?”
“No!” gridò Gaspare. “No, la barca non la porti con te. Ti è stata utile, ma da questo punto in poi rappresenterebbe solo un fardello. E’ una parabola, razza di cretini!”
Qui conosciamo le altre religioni, scopriamo le loro dottrine, i loro aspetti positivi e negativi. E’ una parte divertente ed avventurosa, che mi ha ricordato in modo positivo i film di Indiana Jones.
Poi ecco il ritorno a casa, all’età di trentanni, richiamati in patria dall’apparizione su un muro del volto di Maria, chiaro segnale di convocazione materna per i due, che impiegano due mesi a tornare,  l’inizio della missione del Messia, e l’incontro con i discepoli.
E poi infine, l’ultima parte, la più sofferta, con i capitoli che seguono i giorni della settimana della Passione. L’ultima settimana di vita di Gesù.
Una parte estremamente sofferta. Si percepisce il dolore di Biff e dei discepoli, la loro impotenza di fronte all’ineluttabilità degli eventi, il dolore troppo forte per la perdita dell’amico.
Le scene sono raccontate talmente bene e ci si immedesima così tanto in Biff, che per me è stato inevitabile soffrire e rimanere piuttosto sconvolta durante la lettura di questa ultima parte.
Lo stile è quello di Moore: ironico, pungente, ma in questo romanzo è anche tenero ed epico, selvaggio e delicato, esattamente come scritto in copertina. Almeno una volta che scrivono qualcosa di vero. Ci sono scene piuttosto violente, ci sono parolacce, ma la violenza non viene evidenziata, non ci sono uccisioni e morti senza scopo, tanto per scrivere qualcosa di violento che attiri lo sguardo. Lo apprezzo molto.
Impossibile non affezionarsi a Biff. Impossibile non rimanere neutrali di fronte a questa storia.
La consiglio assolutamente a tutti.
Mio padre mi ha chiesto di prestarglielo non appena lo avessi finito!
 Posso dire, senza esagerare, che questo vangelo è forse il suo libro migliore.
“La fede non è un atto di intelligenza, ma di immaginazione. Non hanno bisogno di capire, ma di credere. E loro credono. Immaginano il Regno come hanno bisogno che sia. Non serve che lo comprendano. C’è già, possono lasciarlo com’è. Immaginazione, non intelletto.”

Voto:

 

martedì 14 aprile 2015

Teaser Tuesday #29

Buon martedì a tutti! Ecco un'altra rubrica del blog Should be reading che ha l'intento di riportare lo spezzone di un libro attualmente in lettura.
Uno degli ultimi acquisti fatti, quasi d'impulso, è stato questo libro con una copertina molto colorata, sistemato nella sezione per ragazzini, tra Percy Jackson e il giovane Sherlock Holmes.
Ecco quindi il teaser di "Vincent il Matto" di Luiz Antonio Aguiar.

Ecco le regole del Teaser Tuesday:
  1. Prendi il libro che stai leggendo



  2. Apri ad una pagina a caso
  3. Condividi qualche riga di testo della pagina
  4. Attenzione a non fare spoiler!
  5. Riporta il titolo e l'autore del libro
 

"Più volte ebbi voglia di metterlo al corrente di quanto sparlassero di lui ad Arles, ma non feci neppure questo. Van Gogh sembrava estraneo a tutto, in un modo incredibile! Come faceva a non sentire i commenti maligni mentre passava in mezzo alla gente, o a non percepire gli sguardi malevoli e le ostilità sempre più insolenti che gli venivano indirizzate?
Invece sì, era possibile. Guardandolo, mentre dipingeva, assorto nella tela, capivo che era possibile."

lunedì 13 aprile 2015

Recommendation Monday #7

Buongiorno a tutti e buon inizio di settimana! 
Ho trovato quasi per caso questa carinissima rubrica sul blog Una fragola al giorno e ho deciso di adottarla.
Si tratta di consigliare un libro da leggere rispettando il tema della settimana.
Non posso assicurarvi che sarò puntuale e rispetterò ogni tappa, ma ci proverò sicuramente.

Ecco il tema di questa settimana:
Consiglia un libro in cui si parla di cibo (come argomento o anche solo presente nel titolo)

 Chocolat, di Joanne Harris

Vado sul classico e sul conosciuto per questa volta, consigliando questo libro molto bello (anche se io possiedo una diversa versione, vecchia ed economica) ma quale migliore raccomandazione, parlando di cibo, se non Chocolat?
E' davvero il primo libro che mi viene alla mente ogni volta che penso ad un tema simile a questo.
Il cioccolato la fa da padrone, e questa copertina è veramente carina!
L'ho letto parecchi anni fa, quando ero più ragazzina, ma l'ho apprezzato moltissimo, e sarebbe tempo per me di rileggerlo.

venerdì 10 aprile 2015

Recensione: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, il mare dei mostri, di Rick Riordan

Buongiorno a tutti! Ecco una recensione un po' vecchiotta che finalmente ho recuperato!




 Titolo: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, il mare dei mostri
Autore: Rick Riordan
Edito da: Mondadori
Titolo originale: Percy Jackson and the Olympians, the sea of monsters
Pagine:  336
Consigliato:

 Trama:

 La vita di un semidio a New York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e deve trascorrere tutte le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l'albero magico che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d'Oro può salvarlo! Ma è custodito su un'isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy non può certo restarsene con le mani in mano - anche perché il suo satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo!
Accompagnato dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che nasconde, dalla maga Circe al canto delle sirene. E come se non bastasse, la profezia dell'Oracolo si complicherà...
Chi sarà, tra i figli dei tre Grandi, a tradire gli dei dell'Olimpo?


 

 Recensione:




Secondo capitolo delle avventure del figlio di Poseidone.
Dopo aver iniziato diverse saghe per young adult nel periodo in cui l'ho letto, è stata una gioia per me tornare a leggere di Percy.
Il primo volume mi era piaciuto moltissimo, e questo non è da meno.
Non appena ho aperto la prima pagina, ho iniziato subito a ridere. Ottima cosa direi.
Adoro il modo in cui Riordan riesce a infilare luoghi o personaggi mitologici nel mondo moderno, e con il mare dei mostri ci è riuscito perfettamente.
Ho sentito un po’ la mancanza di Grover, che a me piace moltissimo, ma è bello vedere come Percy si relaziona con gli altri personaggi, Annabeth e Tyson in testa.
Come detto nella recensione precedente, forse questo capitolo ricorda un pochino di più la saga di Harry Potter, ma non mi ha disturbato affatto. Non lo fa in modo palese o solo per il gusto di copiare, almeno secondo me.
Un altro punto a favore è che, appena finito il volume, ho subito avuto voglia di leggere il seguito, anche per il colpo di scena dell’ultima riga dell’ultima pagina, cosa che con Shadowhunters o Maze runner non mi è affatto capitato.
 Ogni capitolo è pieno di azione, di nuove rivelazioni, di colpi di scena e di battute esilaranti, in questo modo l’attenzione e la voglia di proseguire la lettura non diminuiscono mai.
Proprio quello che cerco in una serie, ed infatti ho letto tutto il volume in un batter d’occhio. Di ciclope.
Trovo poi che sia molto utile per fare un ripasso o una lezione supplementare di mitologia greca, casomai servisse. Non si sa mai cosa può servire nella vita. E io che ne sono sempre stata affascinata fin da piccola, grazie anche al mio vero nome, lo trovo interessante e coinvolgente.
Ottima valutazione anche per questo capitolo, non vedo l’ora di proseguire nella serie!!



“Gli esseri umani non vivono sullo stesso livello degli immortali. Ma tu, Percy… tu sei in parte dio e in parte umano. Tu vivi in entrambi i mondi. Ecco cosa rende gli eroi così speciali. Portate le speranze dell’umanità nel regno dell’eternità. I mostri non muoiono mai. Ogni generazione, voi combattete le battaglie che l’umanità deve vincere per restare umana.”

Voto:

 

giovedì 9 aprile 2015

Keep Me in Your Memory #4

La rubrica a cadenza casuale, in cui vi lascerò una frase, una citazione, tratta da un libro, da una serie tv o da un manga che mi ha particolarmente colpito, e che vorrei "tenere nella mia memoria".

"Ecco come si fa a trovare delle segrete, qualora vi capitasse di avere degli amici incarcerati nei meandri di un castello.
Cercate di passare inosservati. Trovate le scale sul retro. Poi continuate a scendere finchè non si può più scendere, fin dove i corridoi sono stretti e puzzano di umidità e muffa ed è così buio che, senza la strana luce che vi segue (qualosa siate tanto fortunati da avere un favomide con voi) non riuscireste a vedere un tubo. Quando arrivate in quel luogo, vi garantisco che le segrete saranno appena dietro l'angolo."

(Il ragazzo dei mondi infiniti, di Neil Gaiman e Michael Reaves)

martedì 7 aprile 2015

Teaser Tuesday #28

Buon martedì a tutti! Ecco un'altra rubrica del blog Should be reading che ha l'intento di riportare lo spezzone di un libro attualmente in lettura.
Se "Il linguaggio segreto dei fiori" era il libro giusto da leggere con l'arrivo della primavera, quale libro si potrà leggere durante la Pasqua, che uno sia credente o meno, che la festeggi oppure no?
"Il vangelo secondo Biff" di Christopher Moore, mi sembra ovvio.

Ecco le regole del Teaser Tuesday:
  1. Prendi il libro che stai leggendo



  2. Apri ad una pagina a caso
  3. Condividi qualche riga di testo della pagina
  4. Attenzione a non fare spoiler!
  5. Riporta il titolo e l'autore del libro

    "Il vecchio allungò di nuovo la mano verso Gesù, ma questa volta non era mosso da rabbia. Trovò la sua guancia e la accarezzò con la mano paralitica. "Non credo verrà un Messia e, a questo punto, non sono sicuro che farebbe qualche differenza per me. Il nostro popolo ha passato più tempo in schiavitù o sotto i calcagni di re stranieri di quanto ne abbia passato in libertà, quindi chi può dire che Dio ci voglia liberi? Chi ci dice che si preoccupi per noi in qualche modo? Da parte mia, credo che ci permetta semplicemente di esistere. Quindi rammenta queste parole, figliolo. Puoi essere il Messia, puoi diventare rabbino o puoi essere soltanto un contadino; in ogni caso, questa è la somma di quanto posso insegnarti, ed è tutto quello che so: tratta gli altri come vorresti essere trattato tu. Te lo ricorderai?""

sabato 4 aprile 2015

Segnalazione: Chelsea & James, di Roberto Giuseppe Cozzo

Buongiorno e buon sabato a tutti! Siete già in clima vacanze pasquali? Il tempo è bello da voi? Qui ovviamente, dopo giorni caldi e assolati si prospetta un weekend con tempo instabile...
Comunque, sono qui per segnalarvi il romanzo d'esordio di un giovane scrittore italiano che mi ha contattato.
Ecco la scheda:

Titolo: Chelsea & James
Autore: Roberto Giuseppe Cozzo
Pagine: 194
Lo trovate su: Amazon
Per altre informazioni: Giuseppe Cozzo Wordpress

 

Trama:


"Negli occhi di Chelsea vedo qualcosa che mi spinge ad andare avanti. Non solo. Qualcosa che mi guida, che mi conduce lungo la strada da seguire, e non si limita ad indicarmela. È una strada che potrei non essere in grado di percorrere. Non so se sia in difetto di coraggio o capacità, ma sento che dovrei provarci ugualmente. A qualunque costo." Nel tentativo di perseguire il proprio personale senso di giustizia, due ragazzi cercano di fuggire da un ingombrante passato, che li condiziona fortemente. La moralità, immancabilmente relativa, viene messa in discussione, mentre un viaggio li porterà via dalla zona in cui hanno imparato a soffrire. Scopriranno che allontanarsi da un luogo è possibile, ma prendere le distanze dalle proprie vite è un obiettivo che può essere raggiunto solo conoscendo sacrifici forse insopportabili.

L'autore:

Giuseppe Cozzo è nato nel 1992. “Chelsea & James” è la sua opera d’esordio, pubblicata attraverso il servizio Kindle Direct Publishing di Amazon, senza contributo da parte dell’autore. Gestisce il blog www.giuseppecozzo.wordpress.com ed è attivo su Twitter (@GiuseppeCozzo92) e Facebook. Sta lavorando al prossimo romanzo, che verrà pubblicato entro il 2015.

venerdì 3 aprile 2015

Books & Bloggers Swap



 E' la prima volta che partecipo ad un book swap, ma appena ho letto le regole mi è subito piaciuto e mi sono iscritta. E' aperto a livello internazionale, quindi possiamo partecipare anche noi dall'italia, basta avere una wishlist su Amazon o BookDepository!
Ecco le regole e l'obiettivo!

Your Swap Objective: 
Get to know your fellow book-loving partner and send them a fantastic bookish package.  
Your package must include: 
  • A book from your partner's wishlist.
  • A book you have read and loved.
  • A book you haven't read, but think looks interesting. (Can also be on their wishlist.)
  • *Optional* Other book-related goodies.  
Il pacco deve contenere:
  • Un libro dalla wishlist del partner
  • Un libro che abbiamo letto e ci è piaciuto
  • Un libro che non abbiamo ancora letto, ma che sembra interessante (e magari che si trova nella loro wishlist)
  • Opzionale: qualsiasi cosa sia relativa ai libri!

Important Dates to Remember:
  • Sign-ups Open: Monday, March 30th.
  • Sign-ups Close: Monday, April 6th.
  • Giveaway Ends: Tuesday, April 7th.
  • Partners Assigned by: Wednesday, April 8th.
  • Packages Ship: on or by Saturday, April 18th.
  • Show-Off Linky Opens: Wednesday, April 22nd.
Il link per iscrivervi e partecipare è il seguente: Chaotic Goddess Swap.


giovedì 2 aprile 2015

Recensione: Il linguaggio segreto dei fiori, di Vanessa Diffenbaugh

Buongiorno a tutti! Eccoci alla prima recensione del mese di aprile, ma di una delle ultime letture di marzo. A voi!

Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori
Autore: Vanessa Diffenbaugh
Edito da: Mondolibri
Titolo originale: The language of flowers
Consigliato:



 

 

Trama: 

Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta.
L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. Solo così il cuore più acerbo della rosa bianca può diventare rosso di passione.


Recensione:

  Cosa leggere nel periodo in cui comincia la primavera, quando la terra comincia a riempirsi di fiori e le giornate iniziano ad allungarsi? Il linguaggio segreto dei fiori mi è sembrata un’ottima scelta. Sono uscita un po’ dal mio genere, quello che leggo di solito, ma non mi sono affatto pentita. Seguiamo infatti la storia di Victoria, passata da piccola da una famiglia affidataria all’altra, che ora di ritrova a diciotto anni buttata letteralmente fuori dalla comunità in cui abita e costretta a cavarsela da sola.  
Senzatetto e senza soldi, Victoria farà quello che le riesce meglio, quello che ha imparato a fare negli anni in cui le persone non l’hanno trattata come avrebbero dovuto, in cui ha sofferto: usa il linguaggio dei fiori per comunicare e per lavorare a creare composizioni personalizzate per ogni evento insieme alla fiorista che l’ha assunta, Renata. I capitoli si alternano tra il presente, con Victoria che dorme nei parchi cittadini e incontra clienti nel negozio di fiori, al passato, quando lei aveva 10 anni e viveva con Elizabeth, la persona che più si è avvicinata ad una madre per lei. Lo stile di scrittura è veramente molto piacevole da leggere, scorre facilmente e si ha la voglia di continuare a leggere un capitolo dopo l’altro, per capire cosa sia successo con Elizabeth, per capire come possa evolvere la “cosa” con il ragazzo che Victoria incontra al mercato dei fiori e con cui scambia messaggi floreali con il linguaggio vittoriano. 
Ammetto che il mio affetto per la protagonista è stato altalenante: all’inizio non mi piaceva per niente. Una ladra con un carattere impossibile, sia da piccola che da grande, non la sopportavo proprio.

Poi dall’inizio della fase romantica del libro ha iniziato a piacermi, soprattutto per la sua abilità nell’intuire i fiori giusti per i desideri delle persone (in questo mi ha ricordato ahimè “Il ristorante dell’amore ritrovato”, ma per fortuna è molto meglio di quello).
Poi la mia simpatia è di nuovo calata verso 3 quarti del libro, per poi risalire alla fine.
Probabilmente è perché non ho mai vissuto esperienze simili alle sue, perciò non mi ci sono immedesimata, ma ammetto comunque che lei abbia uno spirito forte e che abbia un talento straordinario per i fiori.
I personaggi di contorno sono molto apprezzabili, Grant, il ragazzo del mercato e Renata fra tutti. Sono ben caratterizzati, ben inseriti nel contesto e hanno un carattere molto più facile da sopportare di Victoria.
Completa il libro il dizionario dei fiori, molto utile e veramente molto interessante! Non me lo ricorderò mai a memoria, ma potrebbe comunque risultare utile prima o poi!
E nella mia edizione compare anche un’intervista all’autrice, veramente molto interessante, perché spiega quanto si sia documentata sui fiori e quanto di vero ci sia nel libro, visto che alcune cose provengono dalla sua storia personale.
Una storia piuttosto triste ma che contiene anche molta speranza e la delicata fragilità dei fiori protagonisti. La consiglio.

Voto: